Mark Jackley | Content Strategist | 9 novembre 2023
Nel 2019, l'esploratore americano Victor Vescovo si tuffò nelle profondità della Fossa delle Marianne, il punto oceanico più basso al mondo. Tornò con un'incredibile scoperta: un sacchetto di plastica che era affondato fin lì, la prova che nessun luogo sulla Terra era al sicuro dai rifiuti prodotti dall'uomo.
Ogni giorno milioni di animali marini, come tartarughe marine, pesci, uccelli e mammiferi come i delfini, muoiono inghiottendo plastica scambiata per cibo. Altri tipi di rifiuti hanno un impatto sugli ecosistemi. Le fuoriuscite di petrolio possono iniziare a terra e poi estendersi a fiumi e mari. I fanghi di depurazione di attività come l'estrazione mineraria e la produzione contengono spesso elevate quantità di fosforo e azoto, le quali portano le alghe a crescere a dismisura negli stagni e a soffocare i pesci.
Sotto la pressione di consumatori, attivisti e autorità di regolamentazione del governo, i produttori stanno cercando di ridurre gli sprechi e proteggere gli ecosistemi fragili. È qui che le supply chain circolari svolgono un ruolo chiave.
Una supply chain circolare è quella che utilizza materiali e beni il più a lungo possibile, invece di sostituirli immediatamente. In una supply chain circolare, i produttori riutilizzano materie prime come plastica, metallo, cartone, carta, acciaio e vetro. Rimettono a nuovo e rivendono beni già utilizzati. Loro e i loro rivenditori noleggiano prodotti invece di venderli. E scelgono pallet riciclati e altre soluzioni green di storage e imballaggio. Come in tutte le supply chain, i materiali e i prodotti finiti passano dai fornitori ai produttori, ai retailer e infine ai consumatori.
Ad esempio, i produttori di telefoni cellulari recuperano vecchi telefoni contenenti rame, oro e tungsteno e utilizzano questi metalli per produrre nuovi telefoni. I produttori di bevande o i loro fornitori di contenitori riciclano bottiglie di plastica e lattine di metallo. E a volte le aziende mettono a nuovo o riparano i prodotti invece di riciclarli.
Le supply chain circolari formano una sorta di loop, restituendo materiali e merci usate ai produttori.
Le supply chain lineari, invece, procedono in linea retta partendo dai fornitori per arrivare ai produttori, ai distributori, ai retailer e ai consumatori. In questi modelli convenzionali, i consumatori smaltiscono imballaggi e prodotti invece di riciclarli. I rifiuti finiscono nelle discariche, dove possono impiegare decine di anni o più a decomporsi, a volte rilasciando emissioni nocive, o inquinano campi, corsi d'acqua e altri habitat.
Concetti chiave
In una supply chain circolare, i produttori prediligono scelte green in ogni fase del percorso. Utilizzano materiali riciclabili nella progettazione di prodotti e imballaggi. Garantiscono che i prodotti siano facili da disassemblare e da restituire perché vengano riparati. Collaborano con gli stakeholder, come retailer, governi locali e gruppi ambientalisti senza scopo di lucro, per educare i consumatori sul corretto smaltimento dei rifiuti, rendendo più facile raccogliere e riciclare vari materiali.
PepsiCo, ad esempio, sponsorizza un programma chiamato "Recycle Rally" in scuole primarie e secondarie in cui gli studenti competono per riciclare il maggior numero di lattine e bottiglie, vincendo premi come carte regalo e prodotti Pepsi. Le aziende incoraggiano inoltre i clienti a restituire prodotti usati, sia nei negozi che per posta, perché vengano messi a nuovo e rivenduti.
Consumatori attenti all'ambiente e autorità di regolamentazione governative sono le forze trainanti delle supply chain circolari. Ad esempio, l'UE obbliga a tutti i paesi membri di riciclare il 50% dei rifiuti di imballaggio. La California ora richiede che le bottiglie di plastica siano realizzate con il 15% di materiali riciclati, uno standard verrà alzato al 25% nel 2030. Un sondaggio del 2021 della società di produzione e di servizi SG Group ha mostrato che il 72% degli americani ha più probabilità di che scegliere prodotti il cui imballaggio sia facilmente riciclato o riutilizzato.
Un'economia circolare è molto più grande di una supply chain. Si tratta di un'economia nazionale basata su pratiche circolari come il riciclaggio, il riutilizzo e la riduzione dei rifiuti.
In un'economia del genere, il governo può svolgere un ruolo di primo piano, fornendo incentivi e assistenza alle aziende che seguono pratiche circolari, e imponendo contestualmente sanzioni finanziarie a coloro che non lo fanno. Nel Regno Unito, ad esempio, le aziende che violano le normative sull'inquinamento vengono multati; il governo ha rimosso un limite di £250.000 su queste multe nel 2023, consentendone anche di più elevate. Nella maggior parte delle nazioni dell'UE, la spesa pubblica rappresenta oltre il 50% del PIL, cosa che conferisce ai governi una maggiore influenza per stabilire regole economiche. I governi locali adottano un approccio simile a quello del bastone e della carota con i consumatori. In Spagna, ad esempio, le persone che non seguono i metodi di riciclaggio prescritti ricevono multe che vanno dai 90 ai 250 euro.
Tuttavia, non è facile costruire una supply chain o un'economia circolare. Oltre alla compliance di aziende e consumatori, richiede anche la collaborazione dei produttori e delle loro centinaia o migliaia di fornitori, i quali hanno bisogno di guida e assistenza per soddisfare gli standard in continua evoluzione. I Paesi Bassi, ad esempio, hanno messo in atto uno dei piani più ambiziosi al mondo per gestire un'economia circolare, ma, anche se tutto andasse bene, non sarà in grado di azzerare gli sprechi fino al 2050.
Le supply chain circolari danneggiano l'ambiente meno dei modelli più vecchi. Rappresentano un modo sistematico per le aziende di raccogliere e riciclare i materiali attraverso cui questi vengono usati più a lungo invece che venire accumulati nelle discariche o degradare gli habitat naturali. Incoraggiano le aziende a utilizzare materiali green nella progettazione dei prodotti, a collaborare con i fornitori per procurarsi tali materiali in modo conveniente e a lavorare con i consumatori per riciclare prodotti e imballaggi. Anche negli Stati Uniti e in altri paesi in cui l'economia è per lo più lineare, anche un'unica supply chain rimodellata rappresenta un passo avanti nella giusta direzione.
Oltre a salvaguardare l'ambiente, le supply chain circolari offrono vantaggi aziendali:
Per creare una supply chain circolare, i produttori devono ripensare ogni aspetto delle loro operations, tra cui la progettazione del prodotto, il sourcing dei materiali e il monitoraggio delle merci in transito, per produrre meno rifiuti. Le strategie riportare a seguire possono aiutare.
Progetta prodotti facili da riciclare e riparare. La società olandese Ahrend progetta mobili da ufficio modulari semplici da smontare e riparare. Chiamano le loro offerte "furniture as a service", per cui noleggiano scrivanie, sedie e tavoli da conferenza, tutti mobili che i clienti possono restituire quando non ne hanno più bisogno.
Riutilizza i prodotti e rimettili a nuovo per venderli nuovamente. Per aiutare il National Health Service britannico a ridurre i costi di sostituzione delle ambulanze malandate, DLL Group, un'altra azienda olandese, ha suggerito di prendere le cabine posteriori, cioè gli spazi nella parte posteriore in cui i pazienti viaggiano, e montarle su un nuovo telaio insieme a nuovi motori. Questa riqualificazione può allungare la vita di un'ambulanza dai cinque ai sette anni.
Per quanto possibile, utilizza materiali riciclati quando crei nuovi prodotti. Roshambo Eyewear, azienda statunitense che produce in Italia, produce le proprie linee di occhiali per bambini in questo modo (quali materiali utilizzino precisamente è un segreto commerciale). Nel 2022, hanno riferito di aver fabbricato più di 30.000 paia di occhiali utilizzando materiali riciclati, riutilizzando più di 750 libbre di rifiuti, e mirano a produrre il 100% dei loro prodotti con materiali riciclati nei prossimi anni.
Crea meno rifiuti utilizzando materiali riciclati o progettando prodotti che i consumatori possono smaltire in sicurezza. Ecovative Design, azienda con sede a New York, utilizza radici di funghi e parti di piante per creare imballaggi che si decompongono in modo sicuro e che sono tanto robusti quanto gli imballaggi sintetici. Ora li utilizza un numero sempre crescente di aziende Fortune 500.
Sii chiaro con il pubblico circa le tue pratiche circolari, tra cui quali fornitori vengono utilizzati e i materiali che forniscono. Ad esempio, Levi Strauss pubblica una mappa dei propri fornitori primari e secondari (quelli che forniscono materiali ai propri fornitori).
Lavora a stretto contatto con i fornitori per ottenere materiali riciclabili. Ad esempio, Google ha collaborato con i fornitori per utilizzare la plastica riciclata nei loro dispositivi domestici smart Nest. Gli scienziati dei materiali, i progettisti e i fornitori di più alto livello di Google hanno sviluppato una plastica personalizzata utilizzando materiali riciclati. L'azienda ha visitato i siti dei produttori di plastica, ha tenuto discussioni tecniche e ha controllato il loro processo di riciclaggio per garantire che i materiali soddisfino i requisiti di qualità di Google. Adi Narayanan, Product Design Manager di Google, lo ha definito "un ottimo esempio di come possiamo collaborare attraverso la nostra value chain per promuovere un cambiamento reale".
Coca-Cola utilizza blockchain, la tecnologia di registro digitale, per registrare il lavoro delle popolazioni locali che raccolgono rifiuti in alcune comunità africane. L'obiettivo è scoprire se i rifiuti (scatole, bottiglie e altri imballaggi) sono già stati riciclati o riutilizzati, cosa che aiuta l'azienda a fornire un resoconto migliore sui programmi di sostenibilità aziendale. Le catene alimentari sono un altro esempio. Usano le tecnologie Internet of Things (IoT) per monitorare la condizione di prodotti deperibili in transito, assicurandosi che non vadano a male e quindi riducendo gli sprechi.
La maggior parte dei consumatori conosce l'importanza della sostenibilità ambientale, ma molti sono ancora confusi su cosa e come riciclare. Lavorare con gruppi come l'organizzazione non profit How2Recycle è un modo per le aziende di educare i propri clienti. Supportata da una coalizione di brand che include Beyond Meat, Lowe's e Wendy's, How2Recycle ha creato semplici istruzioni visive che rendono più facile per i consumatori sapere cosa riciclare e come.
Aziende grandi e piccole stanno adottando supply chain circolari.
Oracle Fusion Cloud Supply Chain & Manufacturing (SCM) offre un supporto completo per le supply chain circolari. Fra le applicazioni principali ci sono Oracle Fusion Cloud Product Lifecycle Management, che permette alle aziende di integrare il riciclo e il riutilizzo nella progettazione dei prodotti; Oracle Fusion Cloud Intelligent Track and Trace, che si basa sulla tecnologia blockchain per tenere d'occhio i materiali riciclabili e la compliance dei fornitori; e Oracle Fusion Cloud Product Hub, che funge da record centralizzato di prodotti, materiali e sourcing.
Che cos'è una supply chain a ciclo chiuso?
"A ciclo chiuso" è un altro modo per indicare una supply chain circolare. l termine si riferisce al ciclo che i materiali e i prodotti compiono quando le aziende li raccolgono per riciclarli, rimetterli a nuovo e ripararli. Qualunque sia il termine utilizzato, un approccio circolare mira a riciclare di più e sprecare meno.
Che cos'è un'economia circolare?
Un'economia circolare è quella in cui il governo stabilisce le regole per la creazione e il riutilizzo dei prodotti. In queste economie, la maggior parte delle forme di spreco, che si tratti di abbigliamento, rottami metallici o elettronica dismessa, ritorna alla supply chain per essere riutilizzata. Le economie circolari applicano i principi di circolarità a sistemi molto più grandi di una singola supply chain.
Cos'è il modello di fornitura circolare?
Il modello di fornitura circolare è la teoria secondo cui le supply chain dovrebbero riciclare materiali, rinnovare prodotti e ridurre gli sprechi. Sebbene non sia stato ideato e messo in pratica da nessuna persona in particolare, i ricercatori svizzeri Walter R. Stahel e Genevieve Reday-Mulvey lo hanno reso popolare negli anni '70.
Come si crea una supply chain circolare?
Sebbene ci siano molti modi per crearne una, sono tre le strategie fondamentali. La prima consiste nel progettarne la circolarità. Utilizza materiali riciclati e garantisci che i prodotti siano facili da riparare o rimettere a nuovo. La seconda consiste nel collaborare con i fornitori. Chiedi il loro input sull'approvvigionamento o sullo sviluppo di materiali sostenibili. La terza equivale allo sfruttare la tecnologia. Utilizza la blockchain per monitorare e tracciare i prodotti che si muovono attraverso la supply chain e utilizza le soluzioni IoT per valutare i resi, inviare prodotti utilizzabili all'inventario e ridurre gli sprechi.
Le supply chain circolari sono il futuro?
Dipende dalla persona a cui chiedi. I sostenitori fanno riferimento al crescente numero di leggi che impongono ai produttori di riciclare e riutilizzare, nonché alla richiesta da parte dei consumatori di prodotti di provenienza, produzione e distribuzione sostenibili. I critici sostengono che i metodi circolari hanno pochi vantaggi commerciali, sottolineando in particolare l'elevato costo della raccolta, del trasporto e del ritrattamento dei rifiuti. Sebbene il concetto di circolarità esista da decenni, le sue applicazioni pratiche sono ancora agli albori. Il loro sviluppo richiede innovazione e impegno.
Le supply chain ora sono alla base di qualsiasi decisione aziendale. Con l'aumento della variabilità di domanda e offerta, i leader della supply chain devono prendere decisioni importanti più velocemente che mai. Per rimanere competitivi, devi rilevare, decidere ed eseguire rapidamente in qualsiasi condizione aziendale.