Zoom sceglie Oracle come provider di infrastruttura cloud per i propri servizi di videoconferenza
Zoom ha scelto Oracle Cloud Infrastructure per i numerosi vantaggi in termini di performance, scalabilità, affidabilità e sicurezza cloud di livello superiore. L'utilizzo rivoluzionario della virtualizzazione di rete "off-box" da parte di Oracle elimina la "hypervisor tax" comune nei cloud di prima generazione.
“Di recente abbiamo registrato la crescita più significativa che la nostra azienda abbia mai visto e ciò ha richiesto un notevole aumento della nostra capacità di servizio. Abbiamo valutato quindi diverse piattaforme, ma Oracle Cloud Infrastructure è stata quella che ci ha permesso di scalare rapidamente le nostre prestazioni e soddisfare le esigenze dei nostri nuovi utenti.”
Sfide per il business
In aprile, mentre il lavoro da casa diventava un imperativo in materia di salute a livello globale, il conteggio giornaliero dei partecipanti alle riunioni di Zoom è salito rapidamente fino a 300 milioni, passando dai 10 milioni di dicembre. Uno dei motivi di questa crescita è stato che l'azienda, fondata nel 2011 con un focus sugli utenti di business, ha iniziato a sostenere insegnanti e studenti con una versione gratuita per le scuole fino ai 12 anni. Zoom, diventando un servizio essenziale per le aziende, ha incrementato ulteriormente i propri utenti.
La comunicazione video è diventata una parte essenziale della nostra vita professionale e personale e Zoom ha trainato l'innovazione in questo settore.
Risultati
In sole nove ore, il team di progettazione di Oracle ha spostato Zoom dalla distribuzione alla produzione in tempo reale, con una capacità sufficiente per soddisfare il vertiginoso aumento di nuovi utenti. Oracle Cloud Infrastructure ha inizialmente supportato centinaia di migliaia di utenti che partecipavano simultaneamente alle riunioni di Zoom. In sole poche settimane, il numero era cresciuto fino a contare milioni di utenti e Zoom è stato in grado di scalare senza problemi per soddisfare tale esigenza.
Zoom sta già trasferendo ogni giorno oltre sette petabyte (1015 byte) attraverso i server di Oracle Cloud Infrastructure, ossia circa la stessa capacità in un giorno che servirebbe per lo streaming di video HD per 93 anni.